Il progresso tecnologico, con la sua incessante marcia verso un mondo sempre più connesso, ha portato con sé una massa ondeggiante di persone incollate ogni ora del giorno e della notte ai propri dispositivi. Un’abbuffata di informazioni, immagini, video ma anche servizi e intrattenimenti che, paradossalmente, ci imprigionano comportando rischi significativi per la nostra salute fisica e mentale.

Ma sapete il paradosso vero dov’è? La tecnologia stessa che contribuisce a questa situazione può offrire soluzioni per contrastarla.

Obesità digitale: due aspetti negativi di una vita high-tech

La nostra generazione è profondamente immersa nella dipendenza da smartphone e dispositivi elettronici. Ogni giorno, milioni di persone passano ore interminabili sui social media, a navigare su Internet o a guardare video. Questa connessione continua ha creato una nuova forma di sedentarietà, dove il tempo dedicato all’attività fisica è spesso sacrificato a favore della vita virtuale.

Ma non è solo questo. Altri, infatti, sperimentano la FOMO (Fear of Missing Out), quella sensazione che ci spinge a rimanere perennemente online, temendo di perdere aggiornamenti e notifiche che, nella maggior parte dei casi, hanno scarso valore reale. Questa ansia di essere sempre connessi ha portato molti a trascurare le interazioni faccia a faccia e le attività all’aria aperta, preferendo rimanere incollati ai propri dispositivi.

Questo immobilismo indotto dall’uso continuo della tecnologia bene si rappresenta con il concetto di “obesità digitale”: un consumo eccessivo di contenuti interattivi che può portare a gravi conseguenze per la salute fisica e mentale.

Come la tecnologia può salvarci dal rischio di obesità e FOMO?

La mancanza di movimento, unita a cattive abitudini alimentari, contribuisce all’aumento dei casi di obesità e delle patologie ad essa correlate. Le lunghe ore trascorse seduti davanti a uno schermo riducono drasticamente il tempo dedicato all’esercizio fisico, aggravando il problema della sedentarietà. Inoltre, la nostra attenzione è frammentata da notifiche e aggiornamenti costanti, impedendoci di dedicare tempo di qualità a noi stessi e al nostro benessere.

In questo contesto, programmi digitali come il Diario del peso possono aiutare ad acquisire un maggior impegno verso uno stile di vita più attivo. Spesso, infatti, i metodi abituali, come la dieta e l’esercizio fisico, non funzionano da soli ma c’è bisogno di un nuovo approccio.

Attivando il programma Diario del peso dall’app Paginemediche, tutte le persone (da quelle con obiettivi di peso fino agli sportivi) potranno monitorare regolarmente il proprio peso e scoprire quali azioni intraprendere per mantenere un peso sano e stabile nel tempo. Inoltre, potranno inserire i propri dati anche da dispositivo e richiedere il supporto di un nutrizionista online per ricevere consulenze personalizzate. Il programma mette a disposizione anche una sezione apprendimento per una gestione più consapevole del proprio corpo.

Per la questione, invece, legata al benessere psicologico esistono diverse applicazioni disponibili online, ognuna progettata per affrontare specifici aspetti della salute mentale: da quelle per la meditazione e mindfulness a quelle per la terapia online, passando per la gestione dello stress o il monitoraggio dell’umore. Paginemediche ha sviluppato un programma digitale che affronta il disturbo dell’iperconnessione e le sue varianti più sfumate. Offre supporto per comprendere meglio le proprie emozioni, gestire lo stress e l’ansia generate dalla FOMO, migliorare le relazioni interpersonali e adottare uno stile di vita sano ed equilibrato. Attraverso questionari di screening accurati e l’orientamento di esperti, “Disturbo dell’iperconnessione – FOMO” aiuta a identificare i livelli di FOMO di ciascun individuo, fornendo un percorso personalizzato verso il benessere mentale.

Investire in Programmi di salute mirati può aiutare a creare una società digitale più sana, in cui l’utilizzo consapevole della tecnologia ci permetterà di prenderci più cura di noi stessi.