La medicina generale, rappresentata dai Medici di Medicina Generale (MMG), è storicamente una delle categorie professionali all’avanguardia nell’adozione delle tecnologie sanitarie in Italia.
L’evoluzione digitale attuale sta spingendo la medicina oltre l’informatizzazione dei processi, verso un vero e proprio cambio di paradigma. La trasformazione in atto non è limitata unicamente all’ottimizzazione dei processi per incrementare l’efficienza e la produttività, ma rappresenta una transizione “disruptive” che impatta profondamente sulla struttura stessa della professione medica e sulle strategie previdenziali, con ricadute ovvie e positive anche sui pazienti, caregiver e di conseguenza sui servizi assicurativi e di welfare aziendale.
La medicina generale in Italia è pronta ad avviare il processo di digitalizzazione così come imposto dalle necessità professionali, dalle normative dettate dall’Unione Europea e dall’indicazioni del PNNR, in tal senso, Paginemediche mette a disposizione strumenti aggiornati e qualificati di telemedicina e salute digitale.
Le sfide attuali dei Medici di Medicina Generale
I medici di medicina generale, in virtù della loro posizione centrale all’interno di questo processo di trasformazione digitale, si trovano ad affrontare una serie di sfide di natura professionale, ma non solo.
La carenza di colleghi, la difficoltà nell’individuare sostituti qualificati e l’aumento delle complessità burocratiche mettono a dura prova la professione stessa con ricadute sull’intero sistema sanitario.
Tali questioni si riflettono in un crescente numero di pensionamenti anticipati e nell’abbandono della professione da parte di medici di famiglia. Fondamentale risulta riuscire ad affrontare con determinazione queste sfide al fine di garantire che i medici di medicina generale siano in grado di assumere un ruolo guida nella trasformazione digitale anziché subirla passivamente o abbandonarla completamente. Questo il tema centrale emerso durante la tavola rotonda “Digitalizzazione fiduciaria e personalizzazione delle cure” nel corso dell’81° Congresso della Fimmg Nazionale (per approfondire clicca qui).
La crescente preoccupazione riguardante la carenza di medici di medicina generale coinvolge attualmente tutte le Regioni del nostro Paese, ognuna con le proprie ragioni e regolamentazioni specifiche.
Questa carenza è causata da diversi fattori, tra cui un numero elevato di pensionamenti anticipati, un sovraccarico di medici che devono assistere un eccessivo numero di pazienti e la progressiva desertificazione delle aree rurali.
Questi fattori spesso portano all’impossibilità per i pazienti di trovare un medico di medicina generale nelle vicinanze del proprio domicilio, comportando disagi significativi e mettendo a rischio la salute pubblica, uno dei diritti fondanti della nostra Costituzione.
È essenziale affrontare questa sfida in modo tempestivo e efficace per garantire un accesso adeguato e universale alle cure mediche di base in tutto il Paese.
Conformemente alle direttive dell’Associazione dei Medici di Medicina Generale (Acn), il numero massimo di pazienti assistiti da ciascun medico di medicina generale è fissato a 1.500, con la possibilità di aumentarlo in circostanze particolari fino a 1.800 pazienti. Tuttavia, è importante notare che in molte situazioni questo limite viene superato attraverso deroghe stabilite dagli Accordi Integrativi Regionali. Un ulteriore elemento di preoccupazione è rappresentato dal fatto che, secondo le stime fornite dall’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici (Enpam) al 31 dicembre 2021, oltre il 50% dei medici di medicina generale aveva superato i 60 anni di età, il che indica che nei prossimi anni si verificherà una massiccia ondata di pensionamenti. Considerando un’età di pensionamento media di 70 anni, si prevede che entro il 2031 saranno interessati circa 20.000 medici di medicina generale.
In questo contesto, è importante riconoscere che la digitalizzazione rappresenta un valido strumento per affrontare tali problematiche. I servizi correlati alla telemedicina e alle tecnologie sanitarie contribuiscono a colmare le lacune causate dalla carenza di medici e a migliorare l’accesso ai servizi sanitari, specialmente nelle aree remote. La trasformazione digitale offre soluzioni innovative per ottimizzare la gestione dei pazienti, la raccolta di dati, la comunicazione e la condivisione delle informazioni tra i professionisti della salute. Pertanto, investire in soluzioni digitali può essere un passo fondamentale per mitigare gli effetti delle sfide attuali che affliggono la professione dei medici di medicina generale.
La digitalizzazione come opportunità
Oggi ci troviamo di fronte un cambiamento radicale che coinvolge non solo i processi, ma anche i rapporti tra i vari attori della filiera della salute.
Questo cambiamento andrà di ridefinire la cultura medica, i meccanismi di remunerazione e le strategie previdenziali stesse. Ciò certifica quanto la digitalizzazione sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel nostro sistema sanitario nazionale, difatti, tutte queste novità rispondono ai bisogni dei cittadini che potranno consultare dati clinici, accedere a prestazioni di telemedicina, emergenza-urgenza ed erogazione farmaci, prenotare prestazioni sanitarie.
La digitalizzazione della sanità può portare a una maggiore personalizzazione delle cure e un miglioramento significativo nelle relazioni tra medici e pazienti. Questo cambiamento non deve essere ostacolato, ma vissuto in modo costruttivo affinché possa esserci.
Come evidenziato da Roberto Ascione, CEO di Healthware Group, durante il suo intervento al congresso FIMMG “in questo nuovo scenario, che espanderà le opportunità di relazione, di cura e di accesso alla salute per il cittadino, è fondamentale, per il MMG, proiettare nella sfera digitale il rapporto fiduciario con il proprio assistito, che è poi alla base della propria professione e del proprio ruolo nell’orientare e gestire il cambiamento, non solo osservarlo accadere. Come in tutti i settori, dobbiamo essere consapevoli che una buona digitalizzazione della sanità può solo comportare un miglioramento del rapporto medico-paziente. Il cambiamento va quindi vissuto e non subito o, peggio, ostacolato ed è in tal senso che il dibattito politico e istituzionale non può e non deve essere focalizzato sulla dicotomia medico digitale vs medico umanista o sulla contrapposizione tra intelligenza artificiale e scienza medica. La corretta trasformazione digitale espande le capacità dell’uomo, lo abbiamo imparato in tanti altri settori. Ovviamente, esiste un regime di passaggio, di adattamento, ed è lì che occorre visione del futuro e accompagnamento, strategico, alla trasformazione. Se si vivrà il cambiamento, quello del MMG sarà un ruolo sempre più centrale: un orchestratore delle innumerevoli offerte innovative in tema di gestione della salute, capace in tal senso di creare una fiduciarietà digitale quale espansione di quella interpersonale.”
MMG, digitale e Intelligenza Artificiale
È evidente che la trasformazione digitale in corso rappresenta una forza inarrestabile, simile a quanto avvenuto in passato in altri settori. Tuttavia, questa trasformazione va gestita in modo strategico per massimizzare i benefici derivanti da essa. Nell’attuale scenario, è necessario che i Medici di Medicina Generale (MMG) comincino a esaminare attentamente come integrare la tecnologia al fine di migliorare la pratica medica e garantire una qualità superiore nell’assistenza ai pazienti.
La digitalizzazione apre la strada a una ridefinizione dei servizi sanitari, riducendo la dipendenza da grandi strutture ospedaliere e promuovendo una distribuzione più ampia dei servizi sanitari a livello territoriale.
A tal proposito l’integrazione tra i medici di medicina generale e l’intelligenza artificiale (IA) apre nuove prospettive entusiasmanti per il futuro della sanità. Questa sinergia tra l’expertise medica umana e la potenza dell’IA promette di rivoluzionare il modo in cui vengono erogati i servizi sanitari, migliorando l’efficienza, l’accuratezza e l’accesso ai trattamenti.
Uno dei vantaggi promessi dall’utilizzo dell’IA nella medicina generale è, sicuramente, la capacità di effettuare diagnosi più accurate, tempestive ed efficienti. Gli algoritmi di machine learning possono analizzare grandi quantità di dati clinici, riconoscere schemi e sintomi, e suggerire diagnosi più precise. Ciò potrà consentire ai medici di pianificare trattamenti mirati in modo più efficace, ridurre i tempi di attesa per i pazienti e caregiver.
L’automatizzazione dei compiti amministrativi è un altro aspetto in cui l’IA può contribuire significativamente. La gestione dei registri dei pazienti, la pianificazione degli appuntamenti e la fatturazione possono essere semplificati grazie all’automazione, permettendo ai medici di dedicare più tempo all’assistenza diretta ai pazienti.
Tuttavia, ci sono sfide da affrontare. La regolamentazione e la sicurezza dei dati devono essere attentamente affrontate per garantire la privacy dei pazienti e un uso etico dell’IA. È anche necessario formare i medici di medicina generale sull’uso appropriato dell’IA e sulla comprensione dei suoi limiti. L’accettazione da parte dei pazienti e la definizione delle responsabilità legali in caso di errori nell’uso dell’IA sono altre questioni cruciali.
L’innovazione nel settore sanitario
La trasformazione digitale della medicina generale in Italia è una realtà in continua evoluzione. Paginemediche è parte attiva di questo processo di cambiamento che sta rivoluzionando il settore sanitario nel nostro Paese, con l’intento di promuovere lo sviluppo di una cultura tecnologica e favorire l’acquisizione di competenze digitali tra i vari professionisti della salute.
Il nostro obiettivo è garantire studi medici più smart, flussi di lavoro più rapidi e organizzati, gestione dei pazienti e delle visite da remoto, ma anche prevenzione più facile.