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Telemedicina in oncologia: tutti i benefici

Telemedicina in oncologia: tutti i benefici

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I pazienti oncologici, maggiormente predisposti a contrarre il Covid a causa dell’abbassamento delle difese immunitarie, rappresentano in Italia una realtà numerosa: secondo il report “I numeri del cancro in Italia – 2021”, redatto dall’ Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), insieme con SIAPEC-IAP, Fondazione AIOM, PdA dell’ISS e Osservatorio Nazionale Screening (ONS), sarebbero 3,6 milioni di persone nel 2020. Una fetta pari al 6% della popolazione su cui sono piombate le incertezze della pandemia, producendo ostacoli nel prosieguo dei piani terapeutici.  

A loro si sono aggiunti i pazienti in follow-up e i malati latenti, che, stando al report, hanno subito ritardi nelle diagnosi a causa dell’interruzione dei programmi di screening e più in generale degli esami. E ancora, ad aggravare il quadro già di per sé complesso, ci ha pensato il gap tecnologico italiano, che ha visto una risposta più adeguata da parte del Nord Italia rispetto al Sud, lontano dagli standard europei e carente in termini di dotazioni tecnologiche e nel numero di strutture per abitante. Una condizione che ha limitato la possibilità di accesso alle cure soprattutto per alcuni territori.

La lezione del Covid-19

Da questo punto di vista, la pandemia da Covid-19 ha imposto un cambio di paradigma ai centri oncologici, obbligati a rendere più efficienti i servizi e le prestazioni eseguite. Nella loro evoluzione, le pratiche mediche hanno dovuto tenere conto delle misure utili a prevenire l’infezione da Sars-CoV-2 nei pazienti fragili, riducendone la mobilità ingiustificata e i rischi ad essa connessi. Questo ha innescato una spinta propulsiva nell’adozione della telemedicina, che si è subito messa in luce come strumento efficace di valutazione e gestione dei pazienti. Attraverso questo strumento, infatti, è stato possibile migliorare l’accesso alle cure degli stessi, incrementando la qualità dell’assistenza clinica anche oltre il periodo pandemico.

I benefici derivanti da un utilizzo adeguato della telemedicina sono molteplici: dalla riduzione di tempi e costi necessari per gli appuntamenti di follow-up al miglioramento dell’accessibilità ai servizi oncologici per tutti i pazienti, anche quelli provenienti da zone meno collegate. Parliamo, quindi, di una sanità più flessibile che mette la persona al centro dei servizi di cura e grazie a piattaforme come Paginemediche, consente di creare ecosistemi di assistenza semplificati attraverso l’uso di videovisite e monitoraggio domiciliare.

Un valore immenso che deve ancora esprimere a pieno il suo potenziale, e che in futuro consentirà esami virtuali a distanza, rendendo buona parte del lavoro operabile per via telematica. Inoltre, a fronte di un numero di pazienti in crescita, i plessi ospedalieri esistenti non avranno bisogno di ampliarsi attraverso la costruzione di nuovi padiglioni per il potenziamento dei servizi. L’ottimizzazione del SSN diventerà possibile attraverso l’implementazione e il consolidamento della telemedicina, pilastro fondamentale per rimodulare gli investimenti a vantaggio delle aree più carenti del SSN. 

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